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Immagine del redattoreLa Cate

Case 18: quando Google era Googol


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[caratteri: 1452 | tempo di lettura: 1'24"]

Su Vision e Mission è già stato scritto tutto ma qui io la faccio breve.

La Vision è il tuo sogno professionale. Sfidante ma possibile, lontano ma non irraggiungibile, La lucina in fondo al tunnel delle tue fatiche quotidiane, insomma.

La Mission è più pratica e presente: è il tuo obiettivo operativo, il tuo modo di fare le cose, il tuo cammino per arrivare al sogno,

E siccome bisogna sempre pensare in grande prendiamo Google.

E torniamo indietro di 20 anni.

Quando, il 15 settembre 1997 (lo dice Wikipedia), i due amichetti sbarbati Larry e Sergey si presentarono per registrare il dominio del loro motore di ricerca nuovo di pacca, il sogno era quello di democratizzare l'informazione.

Che bella cosa gente.

E la loro vision la strizzarono nel nome: quel Google che per noi è un'abitudine lessicale nasceva come Googol, parola che indicava questa cifra:

10000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000.

Solo che i due non se l'erano scritta da nessuna parte, sta benedetta parola, e arrivati a registrare il dominio hanno buttato lì un "google" a caso, sperando di azzeccarci.

E che fai poi, quando t'accorgi di aver scritto una cazzata, torni indietro?

Ma no, vada per Google.

E Google fu.

Mi piace questa storia, perché ha dentro un sogno davvero grande e lontano, l'ingenuità dei vent'anni e la ricerca di un significante di valore, che voleva essere la celebrazione della vastità del web (quant'è grande, la nostra possibilità di conoscere nel web? millemila salcavolocosa).

E in quella storia c'è la mission di Google, oggi come ieri: organizzare le informazioni e renderle accessibili e utili.

Il sogno e la sua realizzazione si portano sempre dietro una buona storia.

Basta saperla raccontare.

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